VIAREGGIO. “Le palme di Viareggio, così caratteristiche e caratterizzanti delle stazioni balneari, stanno scomparendo, “mangiate” dal punteruolo rosso. Una volta segnavano l’aristocrazia delle stazioni di cura invernali ed estive, e una volta Viareggio era Viareggio”.

Lo scrive il presidente di Italia Nostra, Antonio Dalle Mura, in una lettera indirizzata al commissario prefettizio di Viareggio, al presidente della Provincia di Lucca e al Soprintendente delle provincie di Lucca e Massa.

“È veramente difficile immaginare la città – scrive Dalle Mura – senza le sue palme, ma è quanto accadrà tra qualche settimana, se non si correrà immediatamente ai ripari, eliminando quelle ormai irrecuperabili (irrimediabili focolai di infezione), e sanando quelle (fortunatamente ve ne sono ancora, e molte) che possono essere ancora salvate”.

“Sulla riviera ligure lo stanno facendo e, qua e là, anche da noi. Viareggio senza platani, senza pinete, e ora senza palme… Sarà una vera mutazione genetica. E non si trascuri il pericolo che le palme, una volta morte, possono costituire anche per l’incolumità pubblica”.

“La pubblica Amministrazione intervenga sia per quelle di proprietà pubblica che per quelle di proprietà privata. Sollecitiamo il Commissario Prefettizio, il Presidente della Provincia e il Soprintendente (le palme costituiscono un vero e proprio bene ambientale e culturale da tutelare) a prendere con urgenza tutti i provvedimenti del caso, a cominciare da una ricognizione – se non lo si è ancora fatto – su tutte le palme (pubbliche e private) e sul loro stato. Infine, facciamo voti – sperando che questo appello venga accolto – affinché le Fondazioni della Provincia – in questo momento particolarmente difficile – sostengano economicamente la battaglia per salvare la Palma”.

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ultimo aggiornamento: 21-11-2012


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